Grecia in camper? Cambia tutto – 8/05/25 – di Remigio Calderaro

08/05/2025
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Camper e roulotte in Grecia: stop al campeggio libero, cosa cambia e come regolarsi? La Grecia è da sempre una meta ambita dai viaggiatori itineranti, attratti dal fascino delle sue isole, dalle spiagge cristalline, dai villaggi pittoreschi e dall’immenso patrimonio storico. Negli ultimi anni, il numero di camperisti e caravanisti è cresciuto esponenzialmente, trasformando il Paese in una delle tappe più amate dagli amanti del turismo all’aria aperta. Tuttavia, una nuova stretta normativa rischia di cambiare radicalmente le abitudini di chi sogna una vacanza “on the road” tra le meraviglie elleniche. La Grecia ha infatti rafforzato il divieto di campeggio libero, una pratica già vietata da tempo ma che fino a poco fa veniva tollerata, soprattutto nelle zone meno battute o lontane dai grandi centri turistici. La nuova legge non lascia più spazio a interpretazioni: chi sosta o pernotta al di fuori delle aree autorizzate rischia multe salate, e in alcuni casi persino conseguenze penali. Il divieto riguarda l’installazione di tende, camper, roulotte o qualsiasi altro mezzo utilizzato per trascorrere la notte in luoghi pubblici non designati. Questo significa che non è consentito fermarsi per dormire in spiaggia, nei parcheggi vicini ai siti archeologici, nei parchi nazionali, nelle foreste pubbliche o, più in generale, in qualsiasi luogo privo di autorizzazione specifica. La definizione di “campeggio” è inoltre piuttosto estesa: non riguarda solo il montaggio della tenda, ma anche l’occupazione di spazio attorno al mezzo, come l’uso di sedie, tavolini o tende da sole. Persino il semplice pernottamento all’interno del camper, senza montare nulla all’esterno, può essere interpretato come campeggio libero e quindi vietato. Le sanzioni non sono di poco conto. Si parla di multe che possono arrivare fino a 300 euro per persona o veicolo, con la possibilità, nei casi più gravi, di pene detentive fino a tre mesi. Le autorità locali hanno intensificato i controlli, specialmente nelle isole e nelle località costiere più turistiche. Un caso emblematico è quello di Agistri, piccola isola del Golfo Saronico, dove recenti ispezioni hanno portato a sanzioni complessive per quasi 9.000 euro. Il motivo di questo inasprimento va cercato nell’esigenza di proteggere l’ambiente e il patrimonio culturale greco. Negli anni, la crescente pressione turistica ha creato problemi di degrado ambientale, abbandono di rifiuti, danneggiamenti a siti sensibili e tensioni con le comunità locali. Il governo ha quindi deciso di tutelare le aree più vulnerabili, privilegiando forme di turismo organizzato e sostenibile. Detto questo, la Grecia non chiude affatto le porte ai camperisti. Anzi, offre numerose alternative legali e ben organizzate per chi viaggia su quattro ruote. I campeggi ufficiali, ad esempio, rappresentano una soluzione eccellente: sono diffusi in tutto il Paese, dal Peloponneso alla penisola Calcidica, fino alle isole maggiori come Creta e Corfù, e offrono servizi di qualità come elettricità, carico e scarico acque, aree barbecue e accesso diretto al mare. Esistono inoltre aree attrezzate specificamente per camper e roulotte, spesso gestite da privati, agriturismi o taverne locali, che in cambio di una consumazione offrono la possibilità di sostare in sicurezza per la notte. Alcuni comuni hanno perfino realizzato parcheggi municipali dove la sosta notturna è tollerata, a patto di non “allargarsi” con attrezzature esterne. Per chi sogna una vacanza itinerante in Grecia, diventa quindi fondamentale organizzarsi con attenzione. Prima di partire, è consigliabile informarsi sulle aree di sosta disponibili, magari utilizzando app specializzate o siti web aggiornati. È bene evitare di improvvisare, soprattutto in alta stagione, quando i controlli si fanno più stringenti e le aree libere diventano oggetto di segnalazioni da parte dei residenti. Un altro aspetto importante riguarda il rispetto delle comunità locali e dell’ambiente. Anche nelle aree autorizzate, è fondamentale seguire comportamenti responsabili: non abbandonare rifiuti, non accendere fuochi dove vietato, non arrecare disturbo con rumori eccessivi. In questo modo, si contribuisce a preservare la bellezza dei luoghi e a mantenere un rapporto positivo tra camperisti e residenti. La nuova normativa greca rappresenta dunque un cambio di paradigma: da un turismo libero e spontaneo, si passa a una modalità più regolamentata e sostenibile. Se da un lato questo può sembrare una limitazione, dall’altro offre l’opportunità di vivere esperienze di viaggio più rispettose e autentiche, in equilibrio con l’ambiente e le tradizioni locali. Per i camperisti più appassionati, la Grecia resta e resterà una destinazione imperdibile: basta solo partire preparati, con spirito di adattamento e una buona dose di responsabilità. In definitiva, la Grecia non chiude le porte al turismo itinerante, ma chiede di cambiare passo, per garantire che le sue meraviglie possano essere godute anche dalle generazioni future. Un messaggio importante, che invita tutti a viaggiare non solo per scoprire, ma anche per rispettare.











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